È ora del rilancio del libro stampato: dallo sviluppo di nuovi spazi dedicati al pubblico dei lettori all’attenzione istituzionale a livello europeo.
Mondadori rilancia su Milano con uno store su tre piani, 100mila volumi disponibili, spazi multifunzionali e vista sul Duomo, inaugurato il 23 marzo (qui le caratteristiche del nuovo store). Segno di una riscossa dopo un periodo di chiusure e arroccamenti, durante il quale comunque il ruolo del libro che non è mai stato realmente in dubbio riuscendo a rimarcare, pur nel momento di maggiore spinta del digitale, le sue peculiarità nelle diverse declinazioni, sia nella lettura sia nel campo dell’istruzione.
La promozione della lettura è fra le missioni fondanti della Federazione Carta e Grafica, che mette insieme la filiera completa delle attività attraverso le quali viene realizzato il “prodotto libro”: dalla materia prima, che viene dalla cartiere riunite in Assocarta, poi le aziende che stampano e allestiscono che hanno casa in Assografici, grazie alle macchine prodotte da un altro settore d’eccellenza della meccanica strumentale italiana, rappresentata da Acimga.
Di particolare rilievo è la presa di posizione sul primato del libro che si registra in questi giorni a livello europeo: “Il libro stampato consente di imparare mentre siamo “disconnessi” ponendosi più che mai “un prodotto del futuro, non del passato”, si legge nella nota congiunta rilasciata da Cepi, Intergraf e dalla Federazione degli editori europei (qui disponibile il documento in originale), che ha presentato al Parlamento Europeo una dichiarazione sui vantaggi del libro stampato (ne riferisce Stampamedia in questo articolo), con cinque specifiche richieste alle autorità europee e nazionali:
- Celebrare il ruolo della lettura e dei libri nel campo della cultura e dell’istruzione;
- Riconoscere i comprovati vantaggi dei libri nello sviluppo del pensiero critico;
- Sostenere le librerie per l’importante ruolo che svolgono nelle comunità locali;
- Promuovere il valore dei libri stampati come strumenti di inclusione e il loro ruolo nella protezione di persone con scarso accesso agli strumenti digitali per motivi di età, disabilità e possibilità;
- Impegnarsi per garantire il giusto mix di media digitali e stampati nei settori dell’intrattenimento e dell’istruzione, riconoscendo i vantaggi della stampa per la comprensione e l’apprendimento;
- Sostenere ulteriori ricerche indipendenti che misurino gli effetti della digitalizzazione sulla lettura e sullo sviluppo di altre competenze.
Ruolo e funzioni dei libri diventano ulteriormente evidenti se si analizza il panorama dei lettori: è in crescita l’utilizzo da parte dei giovanissimi, con il 96% dei ragazzi e ragazze nella fascia 4-14 anni di età che hanno letto almeno un libro non scolastico negli ultimi 12 mesi (dati forniti da AIE nella recente Children’s Book Fair a BolognaFiera, (ne parla qui il Sole24Ore), percentuale in crescita di 23 punti rispetto al 75% registrato nel 2018.
Sullo sfondo, come accennato, l’attività continua di promozione della lettura condotta dalla Federazione Carta e Grafica fin dalla sua fondazione, sia autonomamente, sia in sinergia con gli altri soggetti protagonisti della filiera libraria, che ha un punto di riferimento nel Manifesto per la Lettura e la campagna #ilibricisalveranno, lanciata nel 2020. In particolare, in occasione dell’ultima edizione di BookCityMilano, la Federazione ha presentato nell’incontro “Lettura su carta e scrittura a mano patrimonio culturale dell’umanità” (qui il resoconto) il primo tassello di una specifica iniziativa di valorizzazione della lettura su supporti stampati, grazie agli interventi di esperti che ne hanno evidenziato le specificità che favoriscono l’attenzione, l’apprendimento, la creatività.