“I rincari energetici stanno già mettendo a rischio di stop alcuni segmenti produttivi come quello delle riviste stampate in rotocalco. Ma per tutti i settori della stampa editoriale e commerciale l’incremento del costo della carta ha assunto dimensioni tali da erodere ogni marginalità, date le ovvie difficoltà a trasferire a valle tali rincari. A questo scenario si aggiungono le problematiche legate a una scarsa reperibilità della materia prima, anche a causa del processo in atto di riconversione della produzione verso le carte per imballaggi”, afferma Emanuele Bona, Presidente di Federazione Carta Grafica.
In una nota congiunta diffusa dalla Federazione (disponibile qui) insieme con l’Associazione Italiana Editori (AIE) e con l’Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES), la filiera della carta e dell’editoria lancia l’allarme. La forte impennata dei costi delle materie prime e dell’energia mette a dura prova la tenuta dell’intero comparto editoriale: si rischiano minore offerta di libri e riviste, ritardi nelle consegne, possibili aumenti dei prezzi per il pubblico dei lettori, gravi problemi per l’editoria scolastica.
Di fronte alla grave emergenza, le tre organizzazioni chiedono al Governo un credito di imposta sull’acquisto di carta grafica per fini editoriali. Una misura urgente a favore della sostenibilità dell’industria editoriale e necessaria per contribuire alla resilienza della filiera, di primaria importanza per il Paese e già faticosamente impegnata a gestire le delicate sfide del mercato.