Il caro-energia (elettricità +450% a dicembre 2021 su gennaio 2021) e il rincaro delle altre commodity comprimono i margini delle imprese e, in diversi casi, stanno rendendo non più conveniente produrre. Sono le cause che, associate a persistenti strozzature lungo le catene del valore, hanno determinato il netto calo della produzione industriale, -1,3% in gennaio, secondo l’indagine rapida del Centro Studi di Confindustria (consultabile a partire da qui).
Un’analisi che conferma gli allarmi a più riprese lanciati sia dalla Federazione Carta e Grafica (qui il link) sia dalle sue componenti, con l’impennata dei prezzi del gas che mette in ginocchio innanzitutto impianti energivori come le cartiere, le difficoltà di approvvigionamenti tecnologici che rallentano la produzione di macchine e la carenza di materia prime che sta pesando sulle dinamiche del comparto grafico editoriale e del packaging.
Una situazione che richiede interventi più incisivi e di più ampio respiro rispetto a quanto finora operato dal Governo.
Il rallentamento della produzione industriale in gennaio fa seguito al -0,7% di dicembre e – fa rilevare il Centro Studi di Confindustria – mette seriamente a rischio il percorso di risalita del Pil avviato lo scorso anno.