“Valuti il Governo l’opportunità di contemplare, nell’ambito del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, per gli anni 2024-2026, tutte le azioni che possano valorizzare la lettura su carta e la scrittura a mano“.
Sono le parole con cui si conclude il parere della Commissione Cultura della Camera dei Deputati sullo “Schema di decreto ministeriale recante adozione del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, per gli anni 2024-2026″.
Un risultato importante che vede recepite nel documento finale numerose indicazioni formulate alla Commissione dalla Federazione Carta e Grafica. “Nei consideranda al parere – evidenzia il presidente Michele Bianchi – la Commissione Cultura dalla Camera ricorda come diversi studi scientifici dimostrino inequivocabilmente che la lettura su carta stimola il cervello e mette in moto meccanismi neurologici che gli strumenti digitali non riescono a sollecitare: farne a meno significherebbe arrecare un danno irreparabile a ciascun singolo individuo, e dunque alla società nel suo complesso”.
Il parere contiene numerosi e precisi spunti che riguardano le caratteristiche, il valore e i benefici che derivano dall’impiego della carta come supporto di lettura, “necessario – afferma Emanuele Bona, past President della Federazione con delega ai temi editoriali – per trovare il giusto equilibrio nel percorso di digitalizzazione che la società sta attraversando”. Viene, ad esempio “condiviso l’obiettivo della promozione dell’utilizzo di carta con origine forestale ecologicamente sostenibile (…) considerato che la carta per le sue caratteristiche intrinseche è un materiale sostenibile, più di altri: è naturale, rinnovabile e riciclabile. L’Italia è leader nel riciclo della carta in Europa“.
Specifico riferimento – come evidenzia una nota alla stampa diffusa ieri, disponibile qui – viene anche fatto all’importanza della scrittura a mano, tema sul quale la Federazione punta quale promotore e sostenitore dell’Osservatorio Carta, Penna e Digitale della Fondazione Luigi Einaudi. Gli studi scientifici, sulla scorta dell’importante lavoro svolto nella precedente legislatura dalla Commissione Istruzione e Cultura del Senato di cui era relatore l’attuale segretario generale della Fondazione Einaudi, Andrea Cangini, evidenziano i benefici della scrittura a mano sui processi di apprendimento e della memoria, al contrario assenti nella scrittura mediante strumenti digitali.