Apprezziamo la direzione indicata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, come evidenziato nei contributi che la filiera della carta ha realizzato e presentato al ministero della Transizione ecologica negli ultimi mesi, sottolineiamo alcune grandi opportunità che sarà possibile realizzare nell’ambito della nuova strategia nazionale per l’economia circolare delineata nello stesso Piano”.

La Federazione Carta e Grafica, nelle parole del Presidente uscente Girolamo Marchi, ha espresso soddisfazione, insieme con il Comieco guidato da Amelio Cecchini, per le indicazioni contenute nelle linee del Recovery Plan presentato dal Governo alla Commissione Europea, che rispecchiano il contenuto delle audizioni e delle relative istanze presentate dalla filiera.

Si tratta, in particolare del contribuito che la filiera può dare allo sviluppo di manufatti, quali ad esempio gli imballaggi, ancora più sostenibili e favorire i conseguenti necessari adeguamenti impiantistici di produzione e impacchettamento; della maggiore efficacia della logistica e tracciabilità dei rifiuti ottenibili anche tramite i grandi investimenti in digitalizzazione previsti nel Piano. E infine, tema particolarmente a cuore all’industria del settore, della drastica riduzione del tasso di rifiuti prodotti dall’industria cartaria conferiti in discarica: il potenziamento dell’impiantistica e quindi la maggiore capacità di utilizzare gli scarti, ad esempio per produrre bio-metano, è atteso da tempo e sarà realizzato attraverso tecnologie già disponibili e in grado di accompagnare il percorso di sviluppo dell’idrogeno.

Un’ampia eco sugli organi d’informazione viene data alla nota diffusa congiuntamente da Federazione Carta e Grafica e Comieco, nella quale, fra l’altro, Marchi e Cecchini affermano che “la filiera della carta è pronta a mettere a disposizione del Paese le proprie capacità, in termini di investimenti e di tecnologie, per lo sviluppo dell’economia circolare e per la transizione energetica secondo le linee indicate nel Recovery Plan in corso di presentazione alla Commissione europea. Quello della carta, bio-materiale per eccellenza, viene individuato in più parti del Piano come uno dei settori prioritari nei quali realizzare progetti ‘faro’ per l’economia circolare e sviluppare in modo graduale e distribuito nel tempo la transizione verso l’idrogeno”.