Two Sides in campo contro chi usa false informazioni sulla carta per fingersi virtuoso nell’attività a favore delle ambiente. È il greenwashing: quella pratica ingannevole che alcune aziende realizzano per “colorare di verde” loro attività e comportamenti che in realtà non lo sono: infatti, la finta facciata green mira a nascondere pratiche o politiche poco sostenibili.

Two Sides è il progetto globale che promuove la sostenibilità della carta in tutti i suoi utilizzi e il suo ruolo fondamentale nell’economia circolare. La Federazione Carta e Grafica ne sostiene le attività attraverso l’adesione alla campagna “Naturalmente io amo la carta”, insieme con le sue Associazioni componenti.

La campagna globale intrapresa da Two Sides contro il greenwashing ha portato oltre 1.075 aziende a rimuovere dichiarazioni contro la carta: espressioni come “proteggi le foreste, non stampare questa mail, “Go Green – Go Paperless” o “scegli la fatturazione elettronica e aiuta a salvare un albero” danneggiano l’industria della carta e della stampa. Banche, fornitori di telecomunicazioni, società di servizi pubblici e persino organizzazioni governative per ridurre i costi portano sempre di più i propri clienti a migrare dai servizi cartacei a quelli digitali. Spesso lo fanno con messaggi ingannevoli che mistificano il loro vantaggio economico con un’attività virtuosa per l’ambiente e la carta come bersaglio.

Chi agisce così si macchia di un duplice atto di slealtà: verso i consumatori e verso la realtà dei fatti. Esalta la propria falsa propensione alla sostenibilità e va a colpire un materiale che, con la relativa filiera produttiva e di utilizzo, rappresenta uno dei migliori esempi di attuazione di economia circolare oggi esistenti.

“Non solo queste affermazioni di greenwashing violano le regole consolidate del marketing ambientale, ma sono estremamente dannose per un settore che ha un record ambientale solido e in continuo miglioramento – afferma Massimo Ramunni, Country manager di Two Sides Italia -. Lungi dal ‘salvare alberi’, un mercato sano per i prodotti forestali come la carta incoraggia la crescita a lungo termine delle foreste attraverso una gestione forestale sostenibile. Molte delle organizzazioni con cui collaboriamo – sottolinea Ramunni – sono sorprese nell’apprendere che le foreste europee in realtà crescono di una superficie pari a 1.500 campi da calcio ogni giorno”.

Gli stessi consumatori cominciano a vederci chiaro, non lasciandosi ingannare da certe operazioni, a quanto risulta dal recente sondaggio tratto dal rapporto “Trend Tracker” di Two Sides 2023 (cliccare qui qui per l’estratto del report) che rivela come il 55% dei consumatori europei ritenga fuorvianti le argomentazioni ambientali avanzate dalle aziende per passare alle comunicazioni digitali e, in realtà, mirate alla riduzione dei costi.

Delle 1.075 che hanno rimosso le affermazioni infondate sulla carta, 682 sono in Europa: un risultato che Two Sides ritiene eccezionale, perché ottenuto mettendo nel mirino complessivamente oltre 2100 fra aziende e istituzioni (situate in tutta Europa, Nord e Sud America, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda) che, in virtù della loro portata e dimensioni, con la loro azione di greenwashing su affermazioni infondate riguardanti la carta, esercitano un effetto dannoso sulla percezione da parte dei consumatori e minacciano un settore che, in Europa, impiega oltre 640.000 persone in più di 112.000 imprese.

Anche l’Italia ha limitata incidenza su questi numeri, “resta fondamentale che il greenwashing sia sfidato per garantire che l’eccellente record ambientale del settore sia riconosciuto e che i mezzi di sostentamento di migliaia di dipendenti del settore, così come i volumi di stampa, carta e spedizioni postali, non siano danneggiati dalla diffusione di un marketing greenwashing fuorviante e opportunistico – conclude Ramunni -. La campagna anti-greenwash continua a essere una priorità per Two Sides e continueremo a esortare le aziende a rifiutare l’uso di affermazioni ambientali infondate e fuorvianti sull’assenza di supporti cartacei in tutte le loro comunicazioni”.