Alla presenza di oltre 200 operatori della filiera del packaging flessibile, si è svolto il 4 aprile a Milano il convegno di Giflex, Gruppo di specializzazione di Assografici che riunisce i produttori di imballaggio flessibile, dal titolo: “Il flessibile che anticipa il futuro. Tra identità e innovazione Made in Italy”.
“Siamo un settore di eccellenza del Made in Italy che deve far fronte a cambiamenti epocali. L’imballaggio è al centro di una vera e propria rivoluzione progettuale influenzata da contesti economici e normativi complessi e farraginosi. Per essere competitivi e portatori d’innovazione reale come da sempre la nostra industria sa fare chiediamo con forza che politiche ambientali ed industriali vadano di pari passo”, ha dichiarato Alberto Palaveri, Presidente Giflex.
Tra i temi caldi della giornata, il superamento delle criticità esistenti verso una trasformazione in grado di coniugare sostenibilità e competitività aziendale.
“La transizione verso un’economia sostenibile è una sfida imprescindibile e irreversibile, che non può più essere rimandata – Così Lara Ponti Vice Presidente di Confindustria con delega alla transizione ambientale e gli obiettivi Esg nel suo saluto istituzionale-. Le evidenze scientifiche, le richieste delle giovani generazioni e la consapevolezza che i costi dell’inazione sarebbero ben superiori a quelli del cambiamento, ci impongono di agire ora. Nonostante le complessità e le incertezze che potrebbero rallentare questa trasformazione, le imprese devono prepararsi seguendo la scienza e criteri oggettivi. I dati sono chiari: le realtà produttive che hanno investito nella sostenibilità registrano performance economico-finanziarie superiori e una maggiore resilienza agli shock esterni. Pur riconoscendo le difficoltà che ogni cambiamento comporta, è fondamentale non perdere di vista l’obiettivo più profondo di questo impegno per costruire un futuro solido, equo e duraturo per le attuali e le future generazioni”.
Più in generale, la giornata milanese è stata un’occasione per approfondire il ruolo chiave dell’imballaggio flessibile nel contesto economico e normativo di oggi, con uno sguardo alle sfide globali, ai fattori generazionali, alle tendenze di consumo.
Sono intervenuti al Convegno Giflex, nell’ordine:
- Lara Ponti, Vice Presidente per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG, Confindustria
- Alberto Palaveri, Presidente Giflex
- Serena Giacomin, Fisica climatologa e Direttrice scientifica, Italian Climate Network
- Giacomo Belluomini, Sales Coordinator Business Unit Product safety, Lifeanalytics
- Elisabetta Silvestrini, Business Unit Manager Product Safety, Lifeanalytics
- Fadi Hassan, Research Associate Centre for Economic Performance LSE
- Carlo Amenta, Professore Associato di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche, Università di Palermo
- Giada Messetti, sinologa e autrice
- Carlo Altomonte, Professore di Politica Economica Europea, Università Bocconi
- Michele Amigoni, Chief Research, Development & Quality Officer – ExCo and GLT Member, Barilla Group
- Rossella Salvatore, Export Manager Inci.Flex
- Roberta Colotta, Head of Public Affairs FPE (Flexible Packaging Europe)
Il settore del packaging flessibile, rinomato per la sua qualità, innovazione e competitività sui mercati globali con una quota di export che supera il 50% del fatturato nazionale, rimane uno dei pilastri distintivi del Made in Italy. Nel 2024 ha registrato un’occupazione in Italia di oltre 12.000 addetti, una produzione di circa 450.000 tonnellate e un fatturato intorno ai 4,5 miliardi di euro. Positive le aspettative per il 2025 con previsioni di crescita sia di fatturato che di volume.
A conferma di ciò, l’evento di Giflex del 4 aprile scorso si inserisce per il secondo anno consecutivo nel programma di iniziative promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedicato alla valorizzazione delle eccellenze italiane, in vista della Giornata Nazionale del Made in Italy, il prossimo 15 aprile.