Il 22 novembre non resterà negli annali come una data da dimenticare, anzi: il Parlamento Europeo, riunito in plenaria, ha approvato il testo del Regolamento Imballaggi UE (PPWR) proposto dalla Commissione, apportando molte delle modifiche a più riprese sollecitate dall’industria e dal Governo italiano. La Federazione Carta e Grafica e Assografici esprimono soddisfazione per il lavoro che è stato svolto dal Parlamento: ora l’attenzione si sposta sui paralleli lavori del Consiglio (che dovrebbe “liberare” un suo testo entro fine anno) e poi al successivo trilogo (gennaio/febbraio?).

Molteplici gli emendamenti positivi approvati: eliminato il concetto di “close loop” nel riciclo; maggiore attenzione sui materiali a contatto con alimenti; introdotte importanti deroghe agli obiettivi di riuso e ai divieti su alcuni imballaggi monouso, qualora si raggiungano alcuni obiettivi di riciclo, oppure gli impatti ambientali lo giustifichino; ampliate le esenzioni per il cartone, ridotti o eliminati obiettivi di riuso al 2040, eliminate alcune specifiche restrizioni su imballaggi monouso.

Quello che è importante sottolineare – afferma Maurizio D’Adda, Direttore Generale di Assografici e Federazione Carta e Grafica – è che il Parlamento ha inteso riequilibrare il testo del PPWR: non si può determinare la spinta al riuso deprimendo i risultati raggiunti e gli investimenti fatti negli anni per sviluppare le attività di riciclo e l’economia circolare e deve avere attenzione alle diverse caratteristiche dei diversi materiali che vengono impiegati per realizzare gli imballaggi“.

D’Adda ha proseguito complimentandosi con gli europarlamentari italiani “per la compattezza dimostrata nel difendere gli interessi e le posizioni di un Paese che è oggi leader in Europa nei risultati raggiunti sul riciclo e un ringraziamento particolare va a quei parlamentari che hanno fatto prevalere posizioni di buon senso e guidato i colleghi a votare emendamenti contrari alla posizione della Commissione“.