L’industria europea del cartone ondulato, da tempo leader nella transizione verso l’economia circolare, è orgogliosa di annunciare la possibilità reale di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il gruppo di lavoro europeo FEFCO (Federazione europea dei produttori di cartone ondulato di cui è membro per l’Italia Gifco, Gruppo di specializzazione di Assografici che riunisce i produttori italiani di cartone ondulato) aveva lanciato lo scorso novembre la Climate Neutrality Roadmap che ha ottenuto nei tempi previsti i risultati ambiti grazie alla collaborazione dei membri di tutta Europa.
Attraverso una approfondita relazione, FEFCO ha quindi divulgato i dati dei risultati ottenuti, offrendo una panoramica sul settore in tema di Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR). L’industria della carta e del cartone è rappresentata da circa 400 aziende che danno lavoro direttamente a 100.000 persone. Il cartone ondulato è ampiamente utilizzato come materiale da imballaggio e protezione per il 75% circa di tutte le merci inviate dal produttore al cliente.
Gli imballaggi in cartone ondulato ottengono punteggi positivi costanti sugli indicatori di sostenibilità, perché è un materiale dal valore circolare elevato e facilmente riciclabile. I prodotti ondulati infatti contengono in media l’88% di sostanze riciclate. Secondo Eurostat, circa l’82% di tutta la carta e l’imballaggio in cartone viene riciclato a fine vita.
Tuttavia, poiché la maggior parte dell’impronta di carbonio del cartone ondulato deriva da emissioni indirette all’interno della sua catena di produzione, sono necessarie politiche e misure finalizzate a rendere sostenibile tutta la filiera, migliorando ad esempio la logistica e la qualità degli scarti di produzione, e consentire la decarbonizzazione dell’industria della carta e dei trasporti.
L’industria della carta e del cartone può raggiungere la neutralità climatica abbattendo l’80% delle emissioni di combustibili fossili
Negli ultimi 20 anni, il settore degli imballaggi in cartone ondulato ha ridotto le proprie emissioni di carbonio di circa il 40% e mira a ridurlo ulteriormente, raggiungendo così la neutralità climatica entro e non oltre l’anno 2050. Se ciò avvenisse su tutta la filiera, il settore non rilascerebbe più nell’atmosfera gas a effetto serra, combustibili fossili o biogenici.
L’industria ha bisogno di politiche abilitanti e un quadro normativo stabile per assumere l’investimento necessario per decarbonizzare il settore del cartone ondulato. Le politiche dell’UE devono considerare le seguenti misure:
• Garantire un servizio sufficiente, sicuro e di fornitura a prezzi accessibili di vettori energetici di carbon neutral (elettricità rinnovabile e
biocarburanti).
• Consentire la decarbonizzazione dell’industria della carta e dei trasporti. L’industria, insieme ai suoi fornitori e clienti, dovrebbe ottimizzare il mix energetico per efficientare dal punto di vista energetico la produzione dei propri materiali di base e migliorare quella dei macchinari, per favorire la decarbonizzazione. • Decarbonizzare la fornitura della rete elettrica
• Decarbonizzare a monte le emissioni del settore, principalmente del comparto carta e trasporti.
Questi accorgimenti ridurranno le emissioni del settore in modo significativo e consentiranno all’industria del cartone ondulato di raggiungere la sua neutralità climatica.
Per raggiungere questo traguardo il comitato direttivo FEFCO ha gestito diversi incontri con gli esperti di energia del settore, e molteplici interviste bilaterali che oggi permettono all’industria della carta e del cartone di parlare a voce unificata della transizione verde.